- 5 Ottobre 2018
- Antonio Nicoletti
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Con la sentenza n. 17514 del 4 luglio 2018 la Cassazione ha dichiarato che è legittimo il licenziamento del dipendente in malattia se la malattia stessa viene considerata “simulata”, ovvero se il lavoratore svolge attività in conflitto con lo stato della malattia, tali da modificare il processo di guarigione.
Si tratta di “licenziamento per giusta causa” in quanto il comportamento pregiudica il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e dipendente al punto da mettere in dubbio l’aspettativa del lavoratore sui comportamenti futuri, sulla base di una scarsa inclinazione all’attuazione degli obblighi di diligenza, buona fede e correttezza (cfr. Cass. 13.2.2012 n. 2013 e, precedentemente, in senso analogo, tra le tante, Cass. 21.6.2011 n. 13574; Cass. 7.4.2011 n. 7948; Cass. 2.3.2011 n. 5095; Cass. 18.2.2011 n. 4060).
Il giudice dovrà tenere conto della gravità dell’intenzione e dello stato del rapporto lavorativo: le dinamiche del rapporto, la sua durata, la presenza di sanzioni passate.